4 gennaio 2019

tu cosa vuoi che succeda?

ho letto un post (questo qui) in cui mariella (bontà sua) ha voluto elencare il mio blog tra quelli da leggere. (la responsabilità è sua, rigate la sua macchina).

leggendolo la mia mente* (l'asterisco indica che devi andare sotto, dove trovi un altro asterisco, e leggere quello che ho asteriscato) è volata via, ha fatto un salto a ritroso. ma questo non c'entra niente, cazzeggiavo.

dicevo, leggendolo, ho dato un'occhiata agli altri blog citati da mariella e mi è venuto in mente (ne approfitto per ricordarti dell'asterisco) che i motivi per cui la gente c'ha un blog sono i più disparati.

al netto dei fashionblogger, dei guardacosahofattoblogger, guardacomesonobellablogger che, se internet costasse ancora come negli anni '90, darebbero sfoggio della loro bellitudine sul pianerottolo di casa.

la gente, dicevo, c'ha un blog perché vuole esorcizzare e, al pari dei poètes maudits, incastrare i propri demoni nella carta (per quanto virtuale). la gente, dicevo, c'ha un blog perché c'ha passioni e, forse in modo inconsapevole, educa. condivide le proprie passioni e le divulga come tali. e fa bello così.

qualcuno, invecemente, c'ha un blog perché ciò che scrivi oggi può avverarsi domani. messaggi in una bottiglia da affidare ai byte. fa anche bello.

mi è venuto in mente che, quando c'avevo 16 anni (o giù di lì, insomma, durante la seconda metà dell'Ottocento) mi mettevo sul letto, prendevo un libro in mano (in quel periodo cesare pavese su tutti, ma anche alfred de vigny stello e paul verlain e gianfré patasse) (questo l'ho inventato perché mi andava). libro in mano e musica appalla nelle orecchie, ricordo soprattutto passion, di peter gabriel (colonna sUonora del film l'ultima tentazione di cristo di martin scorsese, cugino più posato di francis scortese).

ok, libro in mano, musica appalla nelle orecchie, raggiungevo una sorta di dimensione parallela (è un'affermazione forte, ovviamente, ma non come dimensione parallelepipeda), qualcosa di simile a una trance emotiva (comunque meglio di un trans emotivo) e, come imbambolato e cotonato dalle onde theta mi chiedevo "cosa vuoi che succeda?". e poi andavo a prendermelo.

ecco. te che sei passato di qua perché ti vuoi male e sei convinto che devi espiare le tue pene in modo assoluto, te... cosa vuoi che succeda? lo sai? qualsiasi cosa sia, valla a prenderLa. falla accaderLA. ciò che ci accade ci sceglie. renditi visibile.



* la mente, ovvero le connessioni, i pensieri, è il frutto del cervello. è una cosa importante perché non sempre un cervello dà frutti in linea con le sue potenzialità. questo post lo dimostra: è una ca__ta

52 commenti:

  1. La vera domanda è perché tu C'hai un blog?
    Ma fortuna che ce l'hai. 😘

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    1. perché muoio dalla voglia di rileggermi e dire "wow, che bella cosa ho scritto". ma non mi è ancora capitato :-)

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    2. Vuol dire che non ti rileggi con attenzione, perché io lo penso di ogni tuo post. 😘

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    3. e dillo che i 10 euro al mese che ti do per leggere i miei post non ti bastano. dillo che vuoi l'aumento :-)

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    4. Che ti do? Non di scriveva dò?
      E comunque non mi venderei per così poco. Dovresti darmene almeno quindici. :P

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    5. 15 sono troppi. facciamo 20 e non parliamone più

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  2. Il primo blog l'ho aperto nel lontano 2005 quando fb non esisteva e si comunicava tramite Messenger.
    Nel mondo dei blogger ho trovato seriamente di tutto: dagli haters (che allora venivano semplicemente definiti str***i) a delle persone meravigliose Che sono entrate a far parte della mia vita reale.

    In merito (e non cambiano le vocali che mi viene l'ansia) a ciò che vogliamo che accada la notte di capodanno una cara amica mi ha coinvolto in un rituale propiziatorio (digito occhio a cosa pensi!!):su un biglietto di scrive ciò che dell'anno vecchio non si vuole tenere e in uno un proposito per l'anno nuovo. Poi si prende il biglietto dell'anno vecchio e gli si da fuoco.
    Nulla di magico ovviamente è semplicemente una questione si mood verso la vita.

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    1. bei tempi. poca roba. e ci bastava. a cosa hai dato fuoco?

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    2. Al giustificare le persone per qualsiasi ca**ata mi raccontino.
      Però il biglietto che conservo non lo dico a nessuno. Sai mai ;)

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    3. essere superstiZIEVOLI porta sfiga. è giusto che tu abbia i tuoi segreti, però.

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    4. D'altra parte nessuno ha mai svelato il terzo segreto della Fox :)

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    5. ed è un bene. se qualcuno lo scoprisse, poi, dovresti ucciderlo. :-)

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    6. Sono sicura che troverei qualcuno disposto a farlo al posto mio ;)

      Comunque è vero, avevamo poco ma ci divertivamo un mondo.
      Ora che ci penso il mio primo blog è stato un gran bel sliding doors per me: ho conosciuto quella che poi è diventata una delle mie migliori amiche che a distanza di 10 anni mi ha presentato il ragazzo per il quale ho lasciato la Liguria.
      E poi c'è stata un'altra bella sorpresa...bella davvero

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    7. eh. a rendersi visibili, poi, le cose ci trovano

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  3. Invecemente potrei raccontare di storie in cui ciò che accade non si sceglie, ma non lo farò perché sono ancora sospese in un tempo non finito e a proposito di tempo, è interessante la tua di storia, hai attraversato incolume ben tre secoli, come si fa? :-)

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    1. racconta(me)le. te ne sarei grato.

      dormo nell'armadio delle scope ;-)

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    2. Ti racconterei delle storie simili a quella di Enzo Tortora
      che per una bugia si è dovuto difendere da accuse false e infamanti, lui non ha scelto, si è trovato in mezzo a qualcosa che non ha cercato, ma che alla fine lo ha distrutto e nessuno gli ha chiesto scusa.

      L'armadio delle scopeee? Ecco il segreto!
      Buon fine settimana Digi!

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    3. È vero quello che dici. Ma intendevo qualcosa di più aulico. Consapevolezza - coraggio - assenza di bramosia. Buon fine settimana a te

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    4. Credo che il mio pensiero e il tuo che oltretutto è un messaggio meraviglioso, si possano sintetizzare nello scegliere sempre il meglio per noi in ciò che accade. Ciao!:-)

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    5. cosa che, secondo me, è di una bellezza da lasciare senza fiato.

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  4. ahhaha, la parte sulle fashionblogger e sul pianerottolo di casa mi ha fatto morire dal ridere :D.
    Vero, motivazioni tante per il bloggin', tutte valide...valvola di sfogo, ma anche luogo per condividere passioni con altre persone

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    1. e te ci riesci benissimo, a trasmettere passioni. isn't it?

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  5. Quando ho iniziato a bloggare io, ero su di una piattaforma che si chiamava Style.it. Quasi 10 anni fa. E ho detto tutto. Ma dovevo pur iniziare da qualche parte. Ho cominciato solo per un motivo, mi "scappa da scrivere" da quando avevo 5 anni e ad oggi, non ho mai smesso. Forse dovevo comprarmi un paio di scarpe da runner ma non fa per me.Scrivo in primis per allacciare i pensieri alla mia "testolina" balordissima e per parlare di tutto ciò che mi pare e soprattutto mi piace. Però se avessi fatto la FASCION BLOGGER magari sarei stramiliardaria e sposata con Fedez (ma anche no).
    Certo che mi potete rigare la macchina, tanto non ce l'ho.
    E tu che ha 16 anni leggevi Pavese e Verlain e sei ancora qui a raccontarlo sei sempre più il mio mito. Che anche Gabriel ammazza, ancora me lo ricordo mentre "rotolava" sul palco dell'Ariston. Un matto vero, come piacciono a me.

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    1. te sei il mio mito. sono serio. pavese dovrebbe essere inserito in ogni programma scolastico. c'è dentro tutto. anche gli anacoluti.

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    2. " Tu sei come una terra che nessuno ha mai detto. Tu non attendi nulla se non la parola che sgorgherà dal fondo come un frutto tra i rami. C'è un vento che ti giunge. Cose secche e rimonte t'ingombrano e vanno nel vento. Membra e parole antiche. Tu tremi nell'estate."
      (Cesare Pavese - La terra e la morte (1945-1946)
      Dal mio antico libercolo di poesie letto millemila anni fa e conservato con cura. Per ringraziarti di questo gentile pensiero su di me.

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    3. wow, mariella! che tuffo al cuore. un libro che ho divorato, letto, riletto e sentito fino nelle ossa. grazie!

      "sei la terra e la morte / la tua stagione è il buio
      e il silenzio. / non vive cosa che più di te / sia remota dall’alba"

      e poi questa frase (da "il mestiere di vivere")

      "il piacere di farmi la barba dopo due mesi di carcere, di farmela da me, davanti a uno specchio, in una stanza d’albergo, e fuori era il mare"

      ricordo il brivido che ho provato quando l'ho letta la prima volta. credo di essere rimasto imbambolato lì, con gli occhi fissi sulla pagina, per minuti e minuti e minuti.

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    4. " Nella mia vita sono più disperato e perduto di allora..."
      se continuiamo così, mi cacci dal tuo blog :-)

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  6. Quello che vogliamo dobbiamo prendercelo, certo.
    Purché sia possibile, purché non si faccia male ad altri, purché non diventi una prepotenza.
    Ma tu com'è che hai iniziato a scrivere? qual è la tua urgenza? io so che se non scrivessi, una parte di me morirebbe.

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    1. garbata amica virtuale, si rischia sempre di fare male a qualcuno. ma è natura. è biologia. il leone non si esime dal cacciare per il timore di fare male. sarebbe bello non ferire mai nessuno. ma è utopia. siamo nati per sopravviverci.

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    2. Certo, è un'utopia.
      E io lo so bene perché ho ferito.

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    3. e chi non lo ha fatto? siamo la somma delle scelte che facciamo (anche quelle che non facciamo sono scelte). ma questo non ci rende peggiori. non sempre. ne sono convinto. credo.

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    4. Il non fatto è esso stesso una scelta, ne sono assolutamente convinta anche io.

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  7. "libro in mano, musica appalla nelle orecchie, raggiungevo una sorta di dimensione parallela".
    Faccio mia questa frase perché mi calza a pennello e, difatti, a furia di musica a palla nelle orecchie sono diventata anche sorda, oltre che per il mio lavoro.
    Blog? Di tutto e di più. Tutto il bello che si possa desiderare e tutto il brutto che non si vorrebbe mai incontrare.
    Io l'ho fatto per poter "comunicare" (1. a. tr. Rendere comune, far conoscere, far sapere; per lo più di cose non materiali: c. pensieri, idee, sentimenti; c. la propria scienza; c. il coraggio, il timore. Da Treccani). Perché già non lo faccio nella realtà! Ah, ah, ah. Buon pomeriggio.
    sinforosa
    p.s. mi sa che anche tu non sei tanto giovane o sbaglio?

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    1. è bello quando succede, vero? (sordità a parte, intendo)

      comunicare è tra le poche cose che ci fa sentire parte di un tutto.

      sono degli anni '70. sono piccolo, io. infatti non mi sono ancora cresciuti i capelli. :)

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    2. Sei giovanissimo, potresti essere mio figlio.

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    3. anche i miei figli sono giovanissimi. e potrebbero essere i miei figli :-)

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  8. Scrivo perché posso avvicinarmi senza invadere.

    Se mi rendo visibile, prendono meglio la mira.

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    1. questa risposta, per quanto fine e intelligente, non ti rende giustizia. ma se ti soddisfa, allora va benone anche a me. sono lieto tu sia passata, ti ringrazio

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    2. non so come dartene una migliore, però ce l’ho. almeno credo.

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    3. Trovala. A volte “dopo” is too late. E i giorni passano lasciando vuoti a non rendere.

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  9. Folgorata sulla via di Damasco
    (Non so se c'è via Damasco a Milano ma comunque sia è la mia via).
    "Ciò che ci accade ci sceglie. Renditi visibile"

    Ho sempre usato i libri come oracoli:
    quando non sapevo che pesci prendere, quando non sapevo da che parte voltarmi, quando non sapevo che nome dare alle cose, boom:
    Prendevo un libro (ad istinto, mai a caso), scorrevo veloce, pescavo una pagina, puntavo il dito e voilà: in quella frase cercavo la risposta.

    E invece no. Cazzo.

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    1. il tuo sarcasmo è idilliaco. sei una meraviglia (sono seriosissimo)

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    2. Ma è vero.
      L'ho sempre presa in contromano la via della scelta (e pure quella di Damasco).
      Almeno, così mi sembra, adesso che mi hai ribaltato il punto di vista...
      Vero è che un po' di sarcasmo me lo porto sempre dietro, mi sarà caduto facendo inversione.

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  10. Sei la prima scoperta del 2019, anche se risultavo già tra i tuoi follewer (?!?), e ti sto leggendo con piacere (del resto Mariella non ha la macchina, che je rigo?), il blog è una valvola di sfogo (questa non l'avevi mai sentita, ammettilo..), ma poi, anziché una specie di Word evoluto, ti prende come potrebbe prenderti una droga sintetica e non ti molla più.. e tocca legge (e scrive, e commenta' e posta', e poi rilegge e riscrive e ricommenta' e riposta'... )
    Qualche dubbio sul ciò che ci accade ci sceglie, non possiamo obbiettivamente far accadere tutto (per quanto nei sogni), ma tutto, invece, può scegliere noi, dal superenalotto milionario alla scossa del 5 punto 6 ;)

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    1. Ciao Franco, grazie di essere passato e di avere lasciato una traccia tanto interessante. Ci siamo incontrati tempo fa sul blog “vorrei essere un Baol”. Mi ricordo di te anche se non hai le tette 😁

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    2. ..ecco bravo.. mi sarebbe dispiaciuto essere ricordato per le tette.. del resto, citando Woody Allen, se le avessi avute, starei a toccarmele tutto il tempo..e poi i post, chi me li scrive? ;)

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    3. Se le avessi avute scommetto che mi saresti stato sulle balle pure tu.
      E invece sei mio amico. Ahaha
      Trattatevi bene. Bacio a entrambi

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    4. @franco, se io avessi le tette le avrei consumate :-)

      @claudia, se io avessi le tette non chiederei alla mia vicina di casa 90enni di farmi vedere le sue

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  11. Elencare blog da leggere equivale a fare una lista di quelli da non leggere.
    Mi piacerebbe essere spiritoso e mai banale come te. Complimenti.

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  12. Franco, se tu avessi avuto le tette non le avresti toccate perché molto probabilmente come transgender l'attrazione sessuale sarebbe stata verso un maschio con un pisello fatto bene, mentre il tuo era da tagliare.

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