ché per me l'estate sei te, con un libro steso sulla pancia all'ombra di un albero con le gambe all'insù e i piedi ad accarezzare l'aria, come quando avevo 14 anni e passerà questa notte che arriva, a leggere cose geniali a immaginare i paesaggi descritti nelle pagine di Maupassant o Fitzgerald e poi nessun altro più.
ho sognato l'uomo che eri e che non potrai essere, ho sognato il diritto e il dovere, ho sognato la libertà di essere senza chiedere permesso, per quanto messo male magro giallo, con la pelle piena di crepe e segni atomici ho sognato che c'eri e guardavi ancora in alto, a cercare una risposta che non arrivava mai.
grazie, grazie di tutto. papà. i've had a dream, e mi hai detto di non preoccuparmi, che stai bene e che non c'è niente da temere e non c'è dolore. non più.
La libertà di essere senza chiedere permesso.
RispondiEliminaBeh, quella è pura utopia. Non esiste, non è mai esistita.
C'è una pubblicità su radiofreccia che dice..."quando ancora potevi sbagliare". Ma va, non abbiamo mai potuto sbagliare. Un tempo che non è mai esistito.
Per inciso, su quella pubblicità ho appena scritto un post.
EliminaBuona domenica sera.
I've had a dream non mi piace.
RispondiEliminaIo un sogno ce l'ho sempre.
Per il mondo e per me.
Non voglio pensare ad una vita senza sogni. In piccolo, in grande, in grandissimo.
Eppure, sono certa che ne hai.
Ti abbraccio, è così e basta.
RispondiEliminaStraziante e toccante. Anch'io ti abbraccio altro da aggiungere sarebbe superfluo.
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RispondiEliminaanche io ho perso mio padre.un anno e 3 mesi fa.
RispondiEliminae mi manca di più adesso.
Volevo scrivere tante cose leggendo questo post, però erano così banali che fai conto di averle lette già lo stesso.
RispondiElimina"Just be sure to notice the collateral beauty".