26 ottobre 2018

C'ho un gatto nel frigo (e la poesia fa cagare)

c'è un modo di fare poesia che è come sangue alle pareti, non scomoda le stelle, le donne, il sole e neanche il cielo e i preti.

come una sorpresa, sorpresa nel cuore della notte che non faceva rumore, sospesa nell'aria che va a rallentatore, come quando apri il frigo e ci trovi dentro un gatto e ti sembra normale ma non lo è affatto.

e ti viene da pensare che in qualche modo siamo noi stessi quelli che stavamo aspettando, con le facce da fessi che poi arrivi ma non sai quando, un po' come l'amore che si impara ma mica si insegna, che c'ha un buco in fronte, come una lampadina rotta al centro di un'insegna, che con un po' di fantasia puoi cambiarne le parole e avere un risultato tanto diverso da non cambiare niente, perché quello che manca è quello che c'era meno quello che resta, e vai a festeggiare anche se nessuno se la sente di fare festa.

come il vento che soffia e sposta l'erba, che a guardarla ti ci perdi e sono onde alte e verdi, perché nessuno si possa sbagliare e scambiarle  per onde del mare.

21 commenti:

  1. "C'è un modo di fare poesia che è come sangue alle pareti, non scomoda le stelle, le donne, il sole e neanche il cielo e i preti" Bello questo inizio, mi ci sono ritrovato se non fosse che io i preti (in negativo) li scomodo eccome :-)))

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    1. infatti. non parlavo certo di te e delle tue, di poesie. ti assicuro che, dopo avere scritto questo post, ho temuto per un attimo che potessi sentirti tirato in ballo. ma è durato solo un attimo, sapevo (a ragione) che avresti capito. sei un grande.

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  2. Sei irriverente.
    E l'idea del gatto in frigo la posso tollerare solo se poi aprendo il frigo quello esce con il pelo dritto e graffia a dovere chi ce l'ha rinchiuso.

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    1. irriverente io? grazie :-)

      il gatto è la luce che torna all'improvviso. è una cosa che non sarebbe dovuta succedere ma che va bene così.

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  3. Sì, ma questo gatto di che razza è?
    I dettagli sono importanti, in poesia, per conquistare il lettore.. :P

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    1. non devo conquistare nessuno. sono abbastanza imperfetto da essere interessante di mio, io :-)

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    2. Ma sei diventato serio tutt'una volta?
      Uffi.
      E pensare che con questa battuta ho rischiato di farmi denunciare dagli animalisti. 😜

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    3. serio, io? siNNiorina, sappia che nella mia famiglia sono 6 generazioni che non siamo seri. ma come si permette? :-)

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    4. Ohhhh
      Finalmente la riconosco!
      Ma io son SiNNIORA, eh? 😜

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  4. Non la trovo affatto brutta la poesia come avevi tentato di spoilerare nel titolo :)
    Curiosa ma credo che ci siano un paio di battute dentro che non sono affatto stupide o banali.
    Il paradosso dell'amore, per esempio, che tutti lo imparano prima o poi, chi dal lato giusto, chi da quello sbagliato, ma pur conoscendolo poi come lo spieghi ai nuovi arrivati? Puoi portare giusto qualche esempio ma poi a che serve se non lo pratichi sulla tua pelle?
    Oppure l'aspettare se stessi: tutti lo fanno ma secondo me, in pochi lo sanno; in pochi se lo aspettano. Io mi aspetto da un po', e da un po' di tempo sento proprio fortissima la voglia di arrivare da me...però credo che, si, prima o poi mi arriverò senza farmi pressione (a meno che non voglia auto-prendermi in giro da sola ed allora lo vedi che sono proprio stronza (**lascio un paio di asterischi nel caso in cui dovessi trovare inappropriato il termine)).
    Il gatto nel frigo che...no, scusa, il gatto nel frigo niente, non mi viene nessuna spiegazione, ti volevo solo illudere un attimo.
    Però poi alla fine che importa se scambiassimo le onde verdi per le onde del mare..l'importante è tuffarsi :)

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    1. famo a capisse :-) mica ho scritto una poesia, intendevo che quella roba tutta "sole Quore e amore" e "chissà quale stella sei tu", è la parte più debole dell'indole e dell'intelletto umano.

      a me piace roba tipo "con l'orchestra che suona fili d'erba e filarmoniche". ecco. (è fossati, mammagari l'aVREI scritta io, una cosa così).

      l'amore mica lo so, se lo si impara o lo si eredita. e noi ci si aspetta sempre ma, ho come il sospetto, qualcuno se ne vada via poco prima che arrivi. e il gatto, porello lui, c'entra poco niente. e le cose, non sono mai come sembrano. e a volte, in prima lettura, sembrano proprio uguali a cose diverse. è un bel rebus. è un suBer rebus

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    2. Aaaah intendevi la poesia in genere allora :)

      Beh, allora hai scritto una poesia senza saperlo! D'altronde non è l'attesa della poesia essa stessa il gatto nel frigo?

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    3. ti formatto internet, davvero. :-)
      l'unica risposta che posso darti è "gnegnegne". non scrivo poesie. non è già lo scrivere poesie l'essenza dell'assenza di poesia? :-)

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  5. La poesia è bella sempre...come la mamma!
    Perché è bello l'atto in sé di mettersi a far poesia.
    Spegnerei la luce ed andrei a far festa, anche se di far festa non ne ho voglia; è che c'ho il ragù sul fuoco e se si azzecca è un casino.

    In frigorifero un portafogli, una ciabatta infradito (una!) e la raccolta di temi d'esame di fisica tecnica.
    Ma il gatto no, mai.

    Buona domenica ;-)

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    1. la poesia bella inizia con pavese, con les poètes maudits (lo scrivo così per darmi un tono, così te credi che io sia poliglotta, anzi, poliglottO ché son maschietto).

      da oggi sei il mio mito, perché nel frigo ci ho lasciato di tutto, ma mai una infradito. so anch'io che inciampi, se c'hai un piede scalzo ;-)

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  6. La poesia ha questa particolarità: è banalità e sorpresa allo stesso tempo. Come se ci ricordasse quanto siamo duplici, nel nostro essere tutto e assolutamente nulla.
    ciao Digito!

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    1. daniel, a parte il fatto che è una gioia ritrovarti, a parte la scaltra profondità del tuo commento, credo sia giunto il momento di dirti che ti leggo, non commento perché quel sudore, quell'essere immerso in ciò che scrivi, merita il rispetto che solo il silenzio (o un abbraccio) può dare.

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  7. ho letto tre volte questo post e non ho capito cosa volevi dire

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  8. E' un bene, francesco, è un bene. Questo blog, come scritto in cima proprio sotto al titolo, è fatto di "Testi sperimentali che hanno senso solo per diversamente sottodotati. Storie che non si capisce mai come vanno a finire"

    Il senso, in ogni caso, è: "nulla è come sembra, né come ti conviene che sembri. osservare è la chiave per capire e apprezzare prima che l'intelletto sopraggiunga a portare discernimento ed esperienza". Però, se lo scrivo così, poi sono io a non capire :-)

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  9. ... Come il vento che soffia e sposta l'erba
    ... Come il vento che soffia e ruba foglie a palate.
    sinforosa

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  10. e ruba foglie perlate. possiamo andare avanti anche 3 o 4 mesi. ma anche di più, tipo 2 settimane :)

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