18 dicembre 2018

Perché adoro Fossati


sono contento me lo abbiate chiesto in nessuno, così ne approfitto per rispondere alla domanda che non mi è stata fatta.

adoro fossati perché è ampio. anzi, chi lo inserisce nella corrente degli "ermetici" o dei "criptici", secondo me non ha capito.

"i treni a vapore" è una canzone scritta per fiorella mangoscia e, nonostante questo, è un capolavoro. non per il testo, che a me le canzoni d'amore m'han sempre fatto ca__re, ma per la musica.

ti risparmio di sorbirtela tutta perché la canzone, quella vera, si limita a pochi secondi, il resto è tanto necessario quanto inutile.

al minuto 2:34 un flauto si discosta dagli altri strumenti, con note di passaggio che gli danno vita propria nel contesto musicale fino al minuto 2:40, quando per logica potrebbe tornare a tacere e, invece, dopo un momento calante riprende quota fino al minuto 2:52

la canzone parla della possibilità di buttarsi alle spalle un dolore e quel flauto è proprio "l'io" che si esterna da ciò che è, a tirare il collo dritto e il volto verso l'alto, a recuperare fiato come fosse appena sbucato dall'acqua dopo una lunga apnea.





riappare, il flauto con la sua possente leggerezza, al minuto 3:10 e lo fa con musicale fierezza per una manciata di secondi, ricoprendo lo schema precedente: prima tronfio poi sgonfio e spossato e poi ancora tronfio. come il dolore che va e viene, che riporta sott'acqua e dal quale poi riesci a liberarti quando ti sembra che non sia possibile farlo. poi scompare, dissolto da altri suoni, e al minuto 3:20 lascia spazio all'organo hammond (ziobuono a saperlo suonare, che cosa meravigliosa che dev'essere, perché te sei convinto di suonarlo, e invece se sei bravo suoni con lui, sennò e lui che ti suona).

(se ti stai spaccando i maroni e vuoi qualcosa di peggio, in tempi remotissimi scribb... scrivett... scrissi una cosa sul tema, la puoi leggere qui ["leggere qui" è un link, eh?])

ma torniamo a fossati. per qualche decina di secondi si ostina a mettere parole dentro alla musica, per arrivare al minuto 3:51, momento che vale tutta la canzone (e forse anche tutta la discografia di fiorella mavvilisce) in cui il flauto riprende potere di sé e esplode ancora in tutta la sua fiducia fino al minuto 4:25, tra alti e bassi.

e questo passaggio è illuminante: il dolore, poco importa quale sia, va e viene. quando c'è ti sembra che non possa mai andare via, quando si affievolisce pensi di essere lì lì per liberartene e non ti sembra possibile possa tornare.

al minuto 4:44 e fino alla fine al minuto 5:02 il flauto riprende quota uscendo di scena con un urlo strozzato. come quando il dolore, alla fine, sembra avere vinto.

perché (visto che c'ho ragione a non farmi garbare le canzoni d'amore?) la canzone dice esattamente il contrario di quanto sostiene: il dolore non passa. mai.

tutto questo mi dice due cose, e due cose soltanto: se hai letto simenon capisci che in fossati c'è tanto cervantes e la seconda è, che se sei arrivato a leggere fino a qui, ti vuoi davvero male. davvero tanto.

16 commenti:

  1. Quanto alla chiusa preciso che non mi voglio male, ma voglio bene a te. Magari son la stessa cosa, chi lo sa.
    A Fiorella Mangoscia ho rischiato di svenire per le risate.
    Come ti piaccia il flauto, però, non me lo spiego.. Alle medie mi dava così fastidio il suo stridio che ancora mi rimbomba nel cervello. E no, io non l'ho mai suonato. Preferivo la tastiera.
    Adios. Bisous

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    1. secondo me sono la stessa cosa. :-)

      non è il flauto né il suo suono. è l'uso che ne fa. non è mai ciò che hai per le mani, è come lo usi. (sembra un riferimento sessuale ma non lo è)

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  2. Si è vero mi detesto LOL! A me piacciono alcune cose di Fossati ma non tutto e mi piacciono anche alcuni suoi testi (non quello del brano da te citato) Musicalmente Fossati è un profondo conoscitore e ricercatore di stili musicali e questo lo rende particolare e spiega i contenuti del tuo post.

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    1. è della tua genova. dovresti vivere in simbiosi con lui, paoli, de andré, lauzi. in te poi (in ciò che scrivi, intendo, quindi in te) c'è molto federico sirianni, il suo coraggio e le sue molotov

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  3. O forse non vogliamo male a noi stessi ma bene a te.
    A me piace leggerti e vorrei scrivessi di più.
    Ora uccidimi anche, ma non conosco la produzione di Fossati. Per nulla.

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    1. garbata amica virtuale, scrivere di più può avere effetti collaterali. però mi sono letto praticamente tutto il tuo blog (e avrei così tante cose da dire che non dirne neppure una non cambia nulla).

      la cosa che hai scritto circa la produzione di fossati non l'ho letta, quindi non so di cosa tu stia parlando e non credo abbia molto a che vedere con i tanti graffi che ti farò sulle portiere della macchina. giuro.

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    2. Tranquilla Sara, bleffa.
      La mia Smart è ancora intatta e mi ha minacciata più e più volte.. 😂😂😜

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    3. la rigatura delle macchine è un piatto che va servito freddo

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    4. Ho paura che possa annoiarmi, ecco perché non lo ascolto. E' una grave mancanza, me ne rendo conto. Anche perché potrebbe essere vero l'esatto opposto. Potrei trovare, tra i suoi scritti, qualcosa capace di piacermi davvero.

      Non sapevo avessi letto buona parte del mio blog. Ecco, tu devi esserti annoiato sul serio nel farlo ;)
      e prima poi quello che devi dirmi, dimmelo. Ti lascio pure la mia mail se desideri, mi interessa. Buona serata.

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    5. le mancanze gravi, si jamais, sono altre. sei liberissima di non amare fossati.

      riguardo al tuo blog, credi che se mi avesse annoiato o lo avessi trovato poco edificante lo avrei letto? ma perdavveramente? mi aspetto che una donna del tuo rango balli allegramente su quello che pensa un uomo del mio rango (orango tango). potrei essere tanto fuori strada da trovarmi in aperta campagna, oppure avere centrato tutto, sarebbe soltanto l'interpretazione personale di una delle tue te.

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    6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. Innanzitutto porta rispetto per quelli che vogliono fare la pipì sulla luna perché ultimamente anche io vorrei :'( però soffro di vertigini ma che vuoi, i sogni sono miei, fatti i fatti tuoi xD

    Comunque dipende dal dolore, secondo me. Alcuni passano, altri probabilmente si affievoliscono rimanendo comunque per sempre dentro di noi.
    Fossati non lo ascolto, ma apprezzo il modo in cui scrive. Infatti sarei curiosa di sapere che canzoni hai scritto per lui. Ora che tutti siamo in balia di Guugol magari lo trovi il modo di fargli arrivare qualcosa...prova, dai, prova, dai, prova *.*
    Certo se poi scopri che è un antipaticone....
    Però prova, ti prego, provaaaa (e digli se ti gira il numero di Tiziano per un'amica xD).

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    1. ti sembro tipo che può davvero scrivere una canzone per fossati. non è antipatico, ha solo una cultura sovrastante (cit.) per il resto ho capito solo "pipì" e "tiziano". ci sarà un motivo, no? 🌹😊

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  5. A me di Fossati piace tanto il timbro di voce, delicato, quasi infantile. Bello quel che scrivi del flauto. L'incipit di questa canzone mi ricorda una bellissima poesia, che recita più o meno: "alla sera sono stanco e vado a letto, e faccio finta di dormire fino a che mi addormento" .. peccato che non riesca a recuperare la versione originale, ovverossia non traumatizzata dalla mia memoria!

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  6. ciao. grazie di essere atterrata qua (e di avere letto) :-)

    è una poesia di ernst jandl, uno sperimentatore. un precursore.

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  7. Si l'autore lo avevo recuperatt, era la poesia integrale a mancarmi. Dovrò farmi riprestare dalla biblioteca il libro in cui era citata. Grazie a te.

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