6 dicembre 2006

Il disertore

Il disertore di Boris Vian, traduione di G. Calabrese
In piena facoltà egregio presidente
le scrivo la presente che spero leggerà
la cartolina qui mi dice terra terra
di andare a far la guerra quest'altro Lunedì
Ma io non sono qui egregio presidente
per ammazzar la gente più o meno come me
io non ce l'ho con lei sia detto per inciso
ma sento che ho deciso e che diserterò
Ho avuto solo guai da quando sono nato
e i figli che ho allevato han pianto insieme a me
mia mamma e mio papà ormai son sotto terra
e a loro della guerra non gliene fregherà
Quand'ero in prigionia qualcuno mi ha rubato
mia moglie, il mio passato la mia migliore età
domani mi alzerò e chiuderò la porta
sulla stagione morta e mi incamminerò
Vivrò di carità sulle strade di Spagna,
di Francia e di Bretagna e a tutti griderò
di non partire più e di non obbedire
per andare a morire per non importa chi
Per cui se servirà del sangue ad ogni costo
andate a dare il vostro se vi divertirà
e dica pure ai suoi se vengono a cercarmi
che possono spararmi io armi non ne ho
I. Fossati - Lindbergh (lettere da sopra la pioggia) - 1992

3 commenti:

  1. Mi ha incuriosita l'etichetta...
    La canzone è bellissima!

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  2. Adoro Vian,
    ho quasi tutta la sua discografia.

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  3. @l.a.v.i.n.i.a

    ma te cosa ci fai qui? spendi meglio il tuo tempo :-)

    un abbraccio

    @penelope

    oltre un anno dopo, ma ti rispondo. come una bottiglia nel mare telematico. dai, quasi poetico!

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